NIS2: La Nuova Direttiva Europea sulla Sicurezza Informatica

NIS2: La Nuova Direttiva Europea sulla Sicurezza Informatica

 

Negli ultimi anni, la sicurezza informatica è diventata una questione sempre più centrale per l’Unione Europea. Con l’aumento degli attacchi informatici e la digitalizzazione diffusa di servizi essenziali, proteggere le infrastrutture critiche è diventato un obiettivo prioritario. È proprio in questo contesto che nasce la Direttiva NIS2 (Network and Information Security 2), un aggiornamento della precedente normativa che introduce regole più rigorose e misure più efficaci per garantire la sicurezza informatica a livello europeo.Cos’è la Direttiva NIS2 e perché è così importante?

La Direttiva NIS2 è l’evoluzione della Direttiva NIS (2016/1148), la prima normativa europea dedicata alla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. L’obiettivo di questo aggiornamento è rafforzare ulteriormente la protezione delle infrastrutture critiche, migliorando la resilienza informatica degli Stati membri e delle organizzazioni coinvolte. La nuova direttiva è stata pubblicata il 27 dicembre 2022 e dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 18 ottobre 2024.Ma cosa cambia realmente con questa nuova versione?

In sintesi, NIS2 amplia il raggio d’azione della normativa, introduce obblighi di sicurezza più stringenti e stabilisce un sistema di sanzioni più severo per chi non rispetta le regole. Insomma, non si tratta solo di un aggiornamento formale, ma di una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende e le istituzioni dovranno affrontare la cybersicurezza.Le principali novità della Direttiva NIS2Più settori coinvoltiUna delle principali differenze rispetto alla Direttiva NIS originale è l’ampliamento del campo di applicazione. NIS2 non riguarda più solo i settori tradizionalmente considerati critici, come energia, trasporti, sanità e servizi digitali, ma include anche settori come i servizi postali, la gestione dei rifiuti, l’industria manifatturiera e la pubblica amministrazione.

Questo significa che molte più aziende e organizzazioni dovranno conformarsi ai nuovi requisiti.Maggiore responsabilità per le aziendeLe imprese e le istituzioni coinvolte dovranno adottare misure di sicurezza più robuste, tra cui strategie di gestione del rischio, protezione della catena di approvvigionamento e piani di risposta agli incidenti informatici. Inoltre, la Direttiva impone ai dirigenti aziendali di assumersi una responsabilità diretta nella gestione della cybersicurezza, con sanzioni in caso di negligenza.Cooperazione rafforzata tra gli Stati membriUn altro aspetto fondamentale è il miglioramento del coordinamento a livello europeo.

La Direttiva prevede l’istituzione dell’”EU-CyCLONe”, un organismo che si occuperà della gestione delle crisi informatiche a livello comunitario, facilitando lo scambio di informazioni e la risposta coordinata agli attacchi.Sanzioni più severeIl mancato rispetto delle disposizioni della NIS2 potrà comportare sanzioni significative, simili a quelle previste dal GDPR.

Le aziende non conformi rischiano multe che possono arrivare fino al 2% del fatturato annuo globale, un deterrente importante per garantire il rispetto delle nuove norme.Cosa devono fare le aziende per adeguarsi?Con l’avvicinarsi della scadenza del 2024, le aziende e le pubbliche amministrazioni interessate devono iniziare fin da subito a prepararsi per adeguarsi ai nuovi requisiti. Ma da dove cominciare?Implementare un sistema avanzato di gestione del rischio informatico.Rafforzare la sicurezza della catena di approvvigionamento.Creare e testare piani di risposta agli incidenti informatici.Formare il personale per migliorare la consapevolezza sulla cybersicurezza.Non si tratta solo di rispettare un obbligo normativo, ma di investire nella propria sicurezza e nella continuità operativa. In un mondo sempre più interconnesso, ignorare il rischio informatico non è più un’opzione.

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